New York

L’idea della Grande Mela ci girava per la testa già da un po’…

Nel 2019 essendo in dolce attesa cercavamo una meta accattivante, che piacesse ed entrambi ma soprattutto avevamo bisogno di un viaggio aereo estremamente comodo e così la scelta è ricaduta sul Nord America.

Sono i primi giorni di ottobre, non c’era possibilità di scelta del periodo, non potevamo e non volevamo andare oltre il settimo mese di gravidanza e così con un volo diretto American Airlines da Milano Malpensa con un ottimo servizio di economy Premium inizia il nostro viaggio. destinazione la fantasmagorica New York o per i più intimi Gotham City.

Arrivati all’aeroporto internazionale di JFK le procedure di ingresso sono veloci: compilazione di un modulo sul soggiorno, impronte digitali (indice sinistro e destro), scatto di foto digitale da abbinare al modulo di ingresso il tutto pre-filtrato dalle macchinette self service previste anche in lingua italiana, decisamente un ottimo supporto per chi ha meno padronanza della lingua inglese. Nel mentre di tutta questa operazione i bagagli hanno raggiunto il nastro di consegna.

Usciti dal Terminal il nostro transfer, ovviamente prenotato dall’ Italia per non avere imprevisti, è già lì ad attenderci per portarci a Manhattan dove è localizzato il nostro hotel per le successive sei notti. Siamo fortunati è il week end e il traffico verso il centro città non è per nulla intenso. ci mettiamo meno del previsto e diventa così una piacevole escursione. Lungo il percorso gli scenari cambiano rapidamente attraversiamo il Queens con le sue casette in legno tutte attaccate, Long Island con sullo sfondo i primi altissimi grattacieli; la stanchezza non la sentiamo forse perché’ l’adrenalina è a mille, l’energia della città ci ha già travolti in pieno.

Giunti al nostro hotel capiamo subito di aver fatto centro sia in fatto di posizione che in fatto di sistemazione. Siamo nel cuore pulsante della città in pieno Theater District, a pochissimi passi da Time Square. Il check in è piacevole e super accogliente. Ottimo primo impatto che solitamente è ciò che guardo con occhio super cristico. Altro punto a favore la nostra camera è confortevole e spaziosa cosa che a New York non è affatto scontata. Doccia veloce e usciamo subito.  È ora di cena e lo stomaco si fa sentire. Ovviamente da cosa cominciare per prendere le misure della città?? Ma ovviamente da Time Square, cena a base di hamburger e patatine in una caratteristica tavola calda dove trasmettono partite di football americano e baseball.  Breve passeggiata per rientrare in hotel e crolliamo ovviamente nel nostro king size bed super comodo.

La mattina dopo svegli prestissimo, il jet leg non perdona e attendere l’orario della colazione non è semplice. Il nostro hotel ha un validissimo servizio di breakfast e così ci facciamo conquistare subito dalla colazione americana e mettiamo le basi per affrontare al meglio la giornata.

Il nostro programma per il primo giorno è un bel half day tour di Manhattan in bus e con guida in modo da vedere la città nel suo insieme, per capire come funziona e le distanze. Percorriamo così tutta la penisola dal punto più a nord oltre Central Park, dal quartiere di Harlem e fino al punto più a sud zona Ground Zero, Wall Street e Brooklyn Bridge. Essendo questo uno dei consigli che diamo ai nostri clienti non potevamo non metterlo in pratica anche noi.

Al termine del tour nella restante mezza giornata ovviamente si gira a zonzo, naso tassativamente all’insù per ammirare i grattacieli e cosa c’è di meglio, dopo aver visto la città dal basso, di poterla ammirare dall’alto di uno dei più alti grattacieli?? Ed allora via, si sale on the Top dell’Empire State Building. In serata per concludere in bellezza questo primo giorno newyorkese ci attende un’altra super esperienza: cena in un elegante locale vista Central Park con concerto jazz!

Rientro in hotel rigorosamente a piedi perché’ per chi ama camminare è il vero e unico modo per scoprire al meglio una città. e dunque vuoi non fare anche una passeggiata in notturna a Gotham City?!

Solita colazione da campioni in hotel e si parte con destinazione Ellis Island e Liberty Island , l’isolotto su cui si trova la Statua della Libertà.

Dopo 20 minuti, questa volta di metro ci troviamo a sud di Manhattan. Dopo aver fatto la fila per i biglietti e i soliti controlli per la sicurezza imbarchiamo sul battello della Circle Line. Purtroppo il tempo oggi non ci assiste, pioggia e vento ci accompagnano per buona parte della giornata e le temperature rispetto ai giorni precedenti scendono in modo importante: ma anche questo è New York. Mentre il battello si allontana dalla banchina ammiriamo lo skyline di New York. Anche se ancora distante la Statua appare veramente grande ed imponente, è alta 46 metri, ed è il simbolo dell’America per chi arriva dal mare. Gli americani sono molto affezionati a questa statua che rappresenta per loro il simbolo della libertà e della fratellanza fra i popoli. Stiamo sull’isola meno di un’ora fra foto e visita al negozietto di souvenir, per poi proseguire con un altro battello alla volta di Ellis Island che dista appena 10 minuti.

L’isola di Ellis Island è il punto di arrivo e di quarantena per tutta l’immigrazione proveniente da oltreoceano che ha popolato l’America. Si parla di oltre 12 milioni di persone che sono passati di qui tra il 1852 e il 1954.

Nella grande struttura è stato realizzato nei primi anni ‘90 il museo dell’immigrazione, con tantissime testimonianze di quel periodo. C’è anche un computer che permette di ritrovare i propri antenati sbarcati su quei lidi in cerca di un avvenire migliore. La comunità più numerosa per tutta la prima metà del secolo è stata sicuramente quella italiana. Una mattinata davvero molto interessante e a tratti anche toccante.

Rientriamo a Manhattan per pranzo e troviamo un bel ristorantino in un edificio storico che ci permette di riprendere forze. Nel mentre il tempo migliora per la nostra gioia.

Sempre passeggiando passiamo da Wall Street per poi giungere a Ground Zero e alla St. Paul’s Chapel. Qui l’atmosfera è surreale, silenziosa e immersa nel rispetto del luogo: dove c’erano le Torri Gemelle oggi c’è un parco. Il 9/11 Memorial è composto da due enormi vasche in quello che era lo spazio occupato dai due grattacieli, circondate da un bosco composto da ben 400 alberi.

Sul bordo delle vasche sono incisi i nomi delle 3.000 persone che hanno perso la vita sia alle torri, che negli altri luoghi degli attentati di quel tragico giorno ma anche i nomi dei morti dell’attentato al World Trade Center nel 1993.

 

Una curiosità fra i vari alberi ce n’è uno molto importante per i newyorkesi: il Survivor Tree.

Situato di fronte alle vecchie torri, durante il giorno dell’attentato fu gravemente danneggiato, riuscendo tuttavia a rimanere miracolosamente in vita anche se, ancora oggi sotto la sua fronda si possono riconoscere i segni e le cicatrici di quel giorno.  Ovviamente tappa fondamentale qui è anche la visita del Museo del 09/11 dove si trovano reperti e resti a testimonianza di cosa la città si è trovata a vivere suo malgrado. La giornata volge al termine, ci sentiamo gli animi pesanti ma eravamo coscienti che sarebbe stata molto intensa soprattutto dal punto di vista emotivo.

Il giorno successivo siamo nuovamente in escursione. Il nostro bus con guida ci porterà a fare il giro dei quartieri oltre Manhattan. Questa escursione è consigliata per quelli che non vogliono limitare la loro esperienza newyorkese solo al classico giro della città ma desiderano sperimentare la diversità e unicità dei quartieri di New York a partire dal Bronx, il Queens e per finire Brooklyn. Un tour di contrasti, in compagnia di una guida parlante italiano.

Non terminiamo il tour al punto prestabilito in zona Central Station ma ci stacchiamo prima. a Brooklyn dopo la passeggiata di rito a Dumbo per la foto più iconica, quella per intenderci da social media e cioè l’Empire State Building incorniciato dagli archi del Manhattan Bridge, come nella copertina del famoso film con Robert De Niro, C’era una volta in America rientriamo a Manhattan percorrendo a piedi il Brooklyn Bridge. Questo ci permette un altro bellissimo punto di vista sullo spettacolo dello skyline. Alla fine l’orario si è fatto congruo per il pranzo ma abbiamo ancora molto in programma ed allora via con un veloce hot dog (buonissimo) ad un chiosco ai piedi del municipio della città.

Il resto del pomeriggio è dedicato allo shopping e dunque quale occasione migliore per visitare i famosi magazzini Macy’s e fare i primi acquisti per la nascitura! In serata, abbiamo prenotato la salita a Top of the Rock al Rockfeller Center per poter avere un’altra prospettiva meravigliosa, questa volta notturna della città dall’alto.

Ormai ci siamo abituati al fuso orario, non ci svegliamo più all’alba e così usciamo con calma dall’hotel e andiamo a scoprire la zona più nuova di Manhattan.

Oggi in programma abbiamo la High Line. la percorriamo tutta da inizio alla fine. Questa nuova attrazione è una delle passeggiate più belle di New York. Si tratta di un parco lungo 2,3 chilometri costruito al posto della West Side Line, una linea ferroviaria sopraelevata in disuso. Il percorso si snoda da Gansevoort Street nel Meatpacking District, attraversa il quartiere di Chelsea, per terminare poi nel West Village.  Rientrando verso il nostro hotel, tappa al Madison Square Garden per la visita guidata della famosa arena di New York. Anche questa giornata la concludiamo con una super esperienza. crociera al tramonto per ammirare lo skyline dal fiume navigando per tutta la baia. Con il traghetto arriviamo fino ai piedi di Lady Liberty, passiamo sotto il Brooklyn Bridge e possiamo ammirare l’Empire State Building, il Chrysler Building e la zona di Wall Street giusto per citarne alcuni dall’acqua e in questa versione con le luci della sera.

Questa è stata la nostra esperienza nella Grande Mela. L’abbiamo visitata in lungo e in largo, l’abbiamo vissuta ma soprattutto l’abbiamo amata sin da subito tanto che non vediamo l’ora di poterci tornare. Sono stati sei giorni fantastici che hanno lasciato un meraviglioso ricordo.

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